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Permesso di costruire: la richiesta di proroga dei termini per la conclusione lavori

Permesso di costruire

Proroga del permesso di costruire, ecco un’importante sentenza del TAR Sardegna che chiarisce un interessante aspetto di questa materia. Si tratta della recente pronuncia (n. 357 del 23 febbraio 2015): i giudici amministrativi sardi hanno infatti affermato che non è possibile richiedere una proroga dei termini di conclusione dei lavori nel caso in cui sia necessario effettuare delle modifiche progettuali all’opera originariamente assentita con il rilascio del permesso di costruire, neanche se tali modifiche siano necessarie per il rispetto del piano di rischio relativo alle aree poste nelle vicinanze degli aeroporti. In tale ipotesi, infatti, lo strumento corretto è la richiesta di una variante al permesso originario.

Il TAR Sardegna ha inoltre confermato molti dei principi già operanti in materia di proroga: dall’assenza di autonomia propria del provvedimento che la concede, alla necessità che la medesima sia richiesta prima della scadenza del titolo edilizio, passando per il rilievo della valutazione discrezionale del Comune nella concessione o nel diniego.

Leggi anche l’articolo Permesso di costruire: quando si concretizza l’inizio dei lavori?

Ecco un breve estratto dalla sentenza amministrativa in cui si parla proprio della proroga del permesso di costruire: “Per consolidata giurisprudenza in materia edilizia la proroga del termine assegnato per il completamento dei lavori si caratterizza quale atto sfornito di propria autonomia che accede all’originaria concessione ed opera semplicemente uno spostamento in avanti del suo termine finale di efficacia. Essa ricorre, dunque, solo nei casi in cui il medesimo rapporto concessorio venga fatto proseguire a beneficio del titolare sulla base di una domanda presentata prima della scadenza del titolo. La proroga è quindi disposta con provvedimento motivato sulla scorta di una valutazione discrezionale che, in termini tecnici, si traduce nella verifica delle condizioni oggettive che la giustificano, tenendo presente che proprio perché il risultato è quello di consentire una deroga alla disciplina generale in tema di edificazione, i presupposti che fondano la richiesta di proroga sono espressamente indicati dalla norma e sono di stretta interpretazione”.

Per un approfondimento del tema Maggioli Editore consiglia la consultazione del pratico e-book curato da Antonella Mafrica e Mario Petrulli dal titolo L’efficacia temporale del permesso di costruire: una breve guida ai termini di inizio e fine lavori, alla proroga e alla decadenza.

l efficacia temporale del permesso di costruire Permesso di costruire: la richiesta di proroga dei termini per la conclusione lavori

L’EFFICACIA TEMPORALE DEL PERMESSO DI COSTRUIRE

Antonella Mafrica Mario Petrulli , 2015, Maggioli Editore

L’ ebook “L’EFFICACIA TEMPORALE DEL PERMESSO DI COSTRUIRE” è una guida di veloce consultazione, ad uso e consumo degli uffici tecnici comunali e dei professionisti del settore edilizio-urbanistico, per muoversi nel variegato…

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Contribuzione geometri 2015: nuova modalità di pagamento a rate online, ecco come fare

Geometri

Un’ulteriore modalità di pagamento online per gli importi della contribuzione 2015: è la possibilità che si concretizza dinnanzi ai geometri liberi professionisti quest’anno. La CIPAG, Cassa di previdenza ed assistenza previdenziale dei geometri liberi professionisti, ha infatti stabilito che tale pagamento potrà essere effettuato attraverso un sistema di rate che si snoderà tra il settembre 2015 e il giugno 2016, per un totale di 10 rate.

Ad annunciarlo è una circolare della CIPAG stessa: di fronte ai geometri iscritti obbligatori si palesano quindi due strade per quello che riguarda le modalità di pagamento:
– Da una parte la via ordinaria mediante modello F24. Può essere effettuata in unica soluzione oppure a rate con medesime scadenze e modalità previste per i versamenti relativi a UNICO PF 2015 con la possibilità di compensazione dei crediti erariali).
– Dall’altro lato la modalità dilazionata in dieci rate. Quest’ultima costituisce appunto la novità introdotta dalla CIPAG: deve essere attivata sul Portale dei pagamenti e per utilizzare il servizio il professionista è tenuto ad anticipare sull’apposita area del sito CIPAG i dati reddituali da dichiarare nel modello UNICO PF 2015 – Quadro RR (da presentarsi in ogni caso entro la scadenza prevista). In questa maniera saranno generati i 10 pagamenti rateizzati che dovranno essere saldati dal settembre 2015 al giugno 2016. I versamenti dovranno essere eseguiti a mezzo bollettino di incasso postale domiciliato, oppure con carta di credito. Va detto che l’utilizzo di questa agevolazione rateale esclude la possibilità di compensare i crediti nei confronti dell’erario con i contributi da versare alla cassa di previdenza.

L’aspetto della compensazione costituisce una delle grandi differenze tra le due modalità di pagamento dei contributi: la via ordinaria infatti presenta la possibilità di compensazione.

Ma ecco le scadenze e gli elementi basilari che devono assolutamente essere conosciuti da coloro che decidano di optare per la modalità di rateizzazione CIPAG:
– Il termine per attivare tale regime di pagamento sul Portale dei pagamenti scade il 16 luglio (scadenza differita rispetto a quella ordinaria del 16 giugno): tuttavia viene segnalata una ulteriore deadline (questa improrogabile) collocata sul calendario al 20 di agosto.
Verrà applicata una maggiorazione dello 0,4% per attivazioni avvenute dopo la scadenza ordinaria.
– La rateizzazione avverrà in 10 rate con applicazione di un interesse su base annua del 4% (prima rata a settembre 2015, ultima rata a giugno 2016).

In allegato alla circolare della CIPAG sono presenti alcuni esempi pratici relativi alla adesione alla nuova tipologia di versamento contributi: nel caso di un giovane geometra con un reddito di 10mila euro e un volume di affari di 13mila euro, le dieci rate saranno di 423,18 euro, con interessi complessivi applicati di 75,22 euro.

Nel caso invece di un professionista con un reddito di 30mila euro e un fatturato di 50mila euro le dieci rate ammonteranno a 635,08 euro, con interessi totali assestati a 112,86 euro.

05313 Contribuzione geometri 2015: nuova modalità di pagamento a rate online, ecco come fare

Guida alla professione di geometra

Emilio Niglis De Lutiis , 2014, Maggioli Editore

Il manuale, utile supporto della preparazione ottimale agli esami di Stato per l’abilitazione alla professione, è anche un utile strumento di consultazione per la pratica professionale, trattando le varie competenze del geometra sia dal punto di vista teorico che pratico. Tutti…

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Stampa 3D, la nuova frontiera per l’edilizia è già stata raggiunta?

Stampa 3D

Case a km 0, un sogno (da fantascienza) che si realizza? Secondo quello che emerge dalle ultime elaborazioni, la grande frontiera della stampa 3D potrebbe essere raggiunta anche sul fronte dell’edilizia: insomma, non si sarebbe così lontani dalla creazione direttamente “in situ” degli edifici e dei manufatti edilizi.

I campi di applicazione delle stampanti 3D sono molteplici e potenzialmente di grandissimo impatto economico: dalla produzione di pezzi di ricambio altamente personalizzati per uno yacht alla realizzazione di modelli in scala di un organo del corpo umano su cui i medici possano esercitarsi, fino alla creazione di oggetti di gioielleria o blocchi per l’edilizia più leggeri del cemento armato ma altrettanto funzionali.

Il comparto della stampa 3D rientra ancora in una nicchia, ma la sua crescita sembra energica. La stampa 3D non conosce infatti crisi: tra il 2011 e il 2014 (anni di galoppante crisi economica) ben il 65% degli imprenditori italiani del settore ha visto crescere il proprio fatturato e il 26% l’ha visto rimanere quanto meno stabile. E l’ottimismo fa capolino anche sull’orizzonte del futuro immediato: per il 2015 sette aziende su dieci si aspettano un ulteriore rialzo dei ricavi.

In questa direzione si assesta anche il parere degli analisti di McKinsey: secondo questi ultimi il mercato della stampa tridimensionale si aggirerà tra i 230 e i 550 miliardi di dollari entro il 2025. Di questi oltre la metà saranno prodotti di largo consumo. Ma una buona quota sarà generata in ambito di edilizia e architettura.

“La stampa 3D come soluzione tecnologica – sottolineava poche settimane fa il designer Marco Ferreri durante la tappa pugliese del Road Show 3DPrint Hub presso i saloni della Fiera del Levante – nell’immediato può essere utilizzata principalmente per costruire parti di edificio, integrando le soluzioni costruttive attuali e dando margini di libertà progettuale altrimenti difficili se non con costose attrezzature”.

Ma il nuovo paradigma della sostenibilità nel settore delle costruzioni sarà dettato dalla stampa 3D? A questa domanda provava rispondere un nostro articolo pubblicato qualche settimana fa sui queste pagine: leggilo qui.

Nel frattempo questa settimana (5-7 marzo) a Milano prenderà vita 3DPrint Hub, l’appuntamento che a Fieramilanocity, farà incontrare l’universo della stampa 3D con il mondo produttivo italiano, analizzando le molteplici applicazioni possibili. Un osservatorio privilegiato su un futuro che sembra inevitabile.

8891605900 Stampa 3D, la nuova frontiera per l’edilizia è già stata raggiunta?

Progettare e riqualificare le pareti per ?l’efficienza energetica

Jonathan Giuseppe Gorgone – Giuseppe Messina – Fabrizio Russo , 2015, Maggioli Editore

Il volume analizza nel dettaglio le chiusure verticali opache (pareti) e trasparenti (finestre), strutturandone lo  studio in due diverse sezioni. Nella prima parte, più teorica, vengono inizialmente trattate le caratteristiche principali delle componenti di involucro opache e…

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Semplificazioni in edilizia: come cambiano SCIA e CIL con lo Sblocca Italia

Semplificazioni in edilizia: come cambiano SCIA e CIL con lo Sblocca Italia

Con la Legge Sblocca Italia le procedure edilizie hanno cambiato pelle. In alcuni casi, per la verità, le nuove misure normative hanno provocato un certo scompiglio, come nel caso del comma 3, lett. c), art. 17 del decreto convertito che prevede, in caso di variazioni catastali, l’intervento diretto del Comune senza la intermediazione dei professionisti tecnici (leggi in proposito Accatastamento ai Comuni: arriva il contro spot dei Geometri).

Ma ci sono altre modifiche, positive, che semplificheranno la vita ai tecnici e ai cittadini e di cui l’arch. Mario Di Nicola ha dato nelle ultime settimane ampio spazio nei suoi interventi su queste pagine (leggi, per esempio, un focus sui nuovi contenuti del modulo unificato per la SCIA e i regimi giuridici di CIL e CILA in funzione di cosa si intende realizzare).

Per chiarire ulteriormente ai professionisti tecnici le molte novità sulle procedure edilizie arrivate con lo Sblocca Italia, l’arch. Di Nicola ha realizzato un tris di opere essenziali per l’aggiornamento professionale, da oggi disponibili in una offerta bundle che consente un risparmio del 15% e senza spese di spedizione.

Per approfittare dell’offerta Ediltecnico consiglia la pagina dedicata sullo store online Maggioli Editore.

Per chi, invece, desiderasse avere una panoramica generale di cosa è cambiato nel campo dell’edilizia, dell’urbanistica e dell’ambiente, dopo il decreto Sblocca Italia, Ediltecnico consiglia l’ebook Sblocca Italia. Cosa cambia in edilizia, urbanistica e tutela del paesaggio con tutte le novità della legge 11 novembre 2014 n. 164 (di conversione del d.l. 133/2014).

Ricordiamo che da pochi giorni sono operativi i moduli unificati per la comunicazione di inizio lavori semplice e per quella asseverata. Quelli relativi al permesso di costruire e alla segnalazione certificata di inizio attività, invece, benché approvati dalla Conferenza unificata delle Regioni e delle Province autonome, non sono ancora in vigore (ma è solo questione di tempo).

E proprio il modulo unificato relativo alla SCIA è il più corposo, poiché conta ben 30 pagine!

Apparentemente si tratta di un controsenso: un modulo semplificato di 30 pagine assomiglia quasi a un ossimoro. In realtà, come ha sottolineato l’arch. Di Nicola nei suoi recenti interventi su Ediltecnico, “benché corposo,  il modulo per la SCIA in edilizia dovrebbe semplificare la compilazione da parte di tecnici e richiedenti, sulla base dei differenti interventi da effettuare sul patrimonio edilizio esistente”.

I 10 interventi con la nuova SCIA

In estrema sintesi sono 10 le opere che possono essere realizzate con il nuovo modulo della SCIA e che riepiloghiamo qui di seguito:

1. manutenzione straordinaria (3, comma 1, lett. b) TUED);

2. restauro e risanamento conservativo;

3. attività che rientrano nell’ambito del procedimento automatizzato (artt. 5 e 6 DPR n. 160 del 2010);

4. attività che rientrano nell’ambito del procedimento ordinario (art. 7 DPR n. 160 del 2010);

5. interventi di cui all’articolo 22, comma 1 TUED;

6. intervento in corso di esecuzione (art. 37, comma 5 TUED, con pagamento della sanzione);

7. intervento realizzato, ai sensi dell’articolo 37, comma 4 TUED, conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente sia al momento della realizzazione, sia al momento della presentazione della segnalazione;

8. variante in corso d’opera (art. 22, comma 2, TUED);

9. variante al permesso di costruire che non configuri una variazione essenziale (art. 22, comma 2-bis, TUED);

10. variazione essenziale (artt. 31 e 32 TUED).

Ricordiamo che il pacchetto dei tre manuali tecnici sulle semplificazioni in edilizia dopo lo Sblocca Italia, la nuova SCIA e la nuova CIL possono essere acquistate sullo store online Maggioli Editore con uno sconto del 15% e spese di spedizione gratuita.

In alternativa è possibile acquistare i singoli volumi (vedi sotto) con uno scontro del 10% sul prezzo di copertina.

f8d1364c91d28572ef1bf5bceceb46d4 mg Semplificazioni in edilizia: come cambiano SCIA e CIL con lo Sblocca Italia

Tutte le semplificazioni delle procedure edilizie nel “Decreto sblocca Italia”

Di Nicola Mario , 2014, Maggioli Editore

Continua la semplificazione della disciplina edilizia attraverso l’introduzione di importanti novità con il decreto legge 12 settembre 2014, n. 133, meglio conosciuto come “Decreto sblocca Italia”, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164.
Il provvedimento…

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8891609533 Semplificazioni in edilizia: come cambiano SCIA e CIL con lo Sblocca Italia

La comunicazione ?inizio lavori

Mario Di Nicola , 2015, Maggioli Editore

Con la legge 11 novembre 2014, n. 164, di conversione, con modificazioni, del decreto legge 12 settembre 2014, n. 133 “Decreto sblocca Italia”, sono state apportate sostanziali modifiche all’attività edilizia libera, di cui all’articolo 6 del decreto del…

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8891609540 Semplificazioni in edilizia: come cambiano SCIA e CIL con lo Sblocca Italia

La SCIA in edilizia

Mario Di Nicola , 2015, Maggioli Editore

Con la legge 11 novembre 2014, n. 164, di conversione, con modificazioni, del decreto legge 12 settembre 2014, n. 133 “Decreto sblocca Italia”, sono state apportate sostanziali modifiche alla Segnalazione certificata inizio attività, di cui all’articolo 22, commi 1, 2…

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Secure Wearables per il Controllo Accessi Partnership ISEO Serrature e baimos technologies

ISEO Serrature e baimos technologies presenteranno ufficialmente al Mobile World Congress (MWC), il loro nuovo prodotto di punta: la wearable technology (tecnologia indossabile) per il controllo degli accessi negli edifici.

Il MWC 2015 si terrà a Barcellona dal 2 al 5 marzo 2015 ed è il più grande evento per l’innovazione e le nuove applicazioni nel campo della tecnologia degli smartphone.

Con uno smartwatch di LG Electronics gli utenti potranno aprire in una frazione di secondo via Bluetooth Smart una porta dove è installato il cilindro elettronico Libra Smart di ISEO.  L’operazione avviene in totale sicurezza, garantita dal security layer (protocollo di sicurezza) BlueID.

baimos technologies è proprietario della piattaforma BlueID e fornisce già da qualche tempo soluzioni di sicurezza a LG per i suoi dispositivi wearables.

 

iseo Secure Wearables per il Controllo Accessi Partnership ISEO Serrature e baimos technologies

Lo smartwatch LG usa BlueID per aprire il cilindro elettronico Libra Smart di ISEO

Inoltre, la nuova APP Argo di ISEO, disponibile per smartphone Android e iOS, consente di gestire le autorizzazioni di accesso in modo facile e comodo: l’APP può registrare e cancellare le autorizzazioni di accesso per gli smartwatch in modo immediato.

“Reinventare il controllo accessi mettendo al centro l’esperienza dell’utente fa parte della nostra Vision”, dice Pierre Bourgmayer, CEO di ISEO Serrature. “Sviluppiamo da sempre soluzioni che accompagnano l’utente nella sua vita quotidiana a casa, al lavoro e nel tempo libero. Abbiamo fatto della sicurezza la caratteristica principale dei nostri prodotti, in questo modo i nostri clienti possono continuare a riporre la loro fiducia in noi. Grazie a BlueID, siamo in grado di offrire un’esperienza comoda e sicura anche di wearable technology nel controllo accessi mobile”.

“Il nostro prossimo passo è procedere alla commercializzazione del progetto insieme a baimos technologies, effettuando anche sperimentazioni dal vivo con utenti selezionati nel mercato residenziale e commerciale. L’obiettivo è rispondere a tutti i bisogni relativi alla sicurezza e realizzare soluzioni che ci assicurino la fiducia dei nostri utenti, creando nuove opportunità per noi e i nostri partner”.

Utilizzare wearable technology, smartphone o card come dispositivi di apertura richiede misure di sicurezza adeguate. Gli smartwatch e gli smartphone, in particolare, sono sempre connessi on line, quindi potenzialmente esposti ad azioni di hacking. Florian Schiebl, CSO di baimos technologies, afferma: “Il fatto che ogni smartphone sia costantemente connesso 24/7 è spesso sottovalutato. Il livello ideale di protezione e scalabilità viene raggiunto usando una Public Key Infrastructure (PKI) per la cifratura e la sicurezza. Le applicazioni usate dalle banche e dalle organizzazioni governative si appoggiano già sulla PKI con grande soddisfazione”.

Il security layer BlueID fornisce questo livello di sicurezza anche per l’uso di wearable technology e smartphone nel controllo accessi elettronico mobile.

Secure Wearables per il controllo accessi al Mobile World Congress 2015: l’ultimo ritrovato tecnologico di ISEO Serrature e Baimos technologies è presente allo stand “BlueID SDK – Secure mobile keys”, Hall 8.1, Stand I59

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Nuova APP Camini Wierer sui principali Marketplace

Nuova APP Camini Wierer sui principali Marketplace

A distanza di oltre un anno dalla prima introduzione, è oggi disponibile sui principali marketplace la nuova APP Camini Wierer, distribuita gratuitamente per tutti gli smartphone e tablet iOS e Android.

L’applicazione consente di consultare in maniera semplice e veloce l’intera gamma dei prodotti e delle soluzioni offerte da Camini Wierer, tra cui il rivoluzionario CONIX®: il sistema camino universale ad altissima precisione meccanica, che non necessita di alcuna guarnizione né fascetta di assemblaggio.

Il software offre una descrizione puntuale dei prodotti Camini Wierer, accompagnata da un’ampia raccolta di Cataloghi, Foto, Video e Schemi Tecnici in grado di illustrare le caratteristiche tecniche dei diversi prodotti.

mano ipad Nuova APP Camini Wierer sui principali Marketplace

È inoltre disponibile una  ricca raccolta di case history che consentono di apprezzare le prestazioni e l’affidabilità dei prodotti studiati, progettati e realizzati dall’azienda di Ronco all’Adige attraverso il racconto di esperienze concrete e realizzazioni operative.

Scegliere Camini Wierer equivale a scegliere qualità e sicurezza, affidandosi a un partner solido e fidato, che si è sempre distinto per l’innovazione e il servizio offerto ai propri clienti, grazie anche al know-how acquisito in oltre quarant’anni di storia e di esperienza.

– Nuova grafica completamente ridisegnata

– Nuova sezione realizzazioni – case history

– Sezione prodotti aggiornata

– Doppia piattaforma iOS e Android

– Per tablet e smartphone

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Dissesto idrogeologico, et voilà 700 milioni

dissesto-idrogeologico

Il Cipe ha consegnato i primi 700 milioni contro il dissesto idrogeologico, nell’ambito del programma #italiasicura che prevede, oltre alla prevenzione contro frane e alluvioni, lo sviluppo del settore idrico per le acque pulite e interventi per risanare l’edilizia scolastica.

“È cominciata la grande opera pubblica di messa in sicurezza del territorio italiano, concretamente, con il Cipe di venerdì scorso, che ci ha consegnato i primi 700 milioni per questo scopo”.

Lo ha detto alla fine della settimana scorsa a Firenze il responsabile per il governo dell’azione contro il dissesto idrogeologico Erasmo D’Angelis in occasione di una simulazione con argini artificiali gonfiabili contro le piene dell’Arno.

“E quest’anno pensiamo di investire un miliardo e cento milioni per un piano che riguarderà tutte le 14 città metropolitane italiane. Firenze riceverà 141 milioni, per opere cantierabili, e di questi, 86 mln riguarderanno le casse di espansione dell’Arno. Genova, che è un nostro focus quotidiano, avrà circa 360 milioni di euro: finanzieremo tutto quello che c’è da fare in questa città. Finalmente partirà il terzo lotto sul Bisagno per 95 milioni, e gli interventi su tutti i torrenti che son stati tombati o cementati per un secolo. A Milano agiremo sul Seveso; tutte le situazioni di criticità saranno molto più sicure nel giro di 4 anni, il tempo che ci vuole per aprire e collaudare l’opera di cantiere”.

Primi soldi per il dissesto idrogeologico, speriamo che non vadano a finire nel vuoto.

 

8891610195 Dissesto idrogeologico, et voilà 700 milioni

Dissesto idrogeologico e stabilità dei versanti

Piergiuseppe Froldi , 2015, Maggioli Editore

Il consolidamento dei versanti e dei pendii in terreni non lapidei a mezzo di pali strutturali, costituisce ad oggi il principale e più diffuso sistema di stabilizzazione laddove sono richieste prestazioni di funzionalità, affidabilità e…

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Libretto di impianto per la climatizzazione, ecco un esempio di compilazione

Libretto di impianto per la climatizzazione, esempio di compilazione

In questo articolo ci occuperemo della modalità di compilazione di una delle schede del nuovo libretto di impianto per la climatizzazione.

In particolare vedremo più in dettaglio la compilazione della prima scheda del libretto di impianto tramite un esempio.

Su come compilare e gestire l’intero libretto ricordo che è disponibile il quaderno tecnico Il libretto di impianto per la climatizzazione: guida alla corretta compilazione scritto con la collaborazione di Davide Branca.

L’importanza di questa prima scheda consiste nel fatto che essa rappresenta la scheda descrittiva dell’impianto nel suo complesso. Le informazioni contenute nella scheda 1 vengono poi dettagliate nelle schede successive e deve esserci coerenza di dati tra quanto trascritto nella prima scheda e quanto risulta dalle schede successive.

L’esempio a cui ci riferiamo prevede un appartamento dotato di caldaia combinata da 24 kW di potenza utile per la produzione di acqua calda sanitaria e di 21 kW di potenza utile per il riscaldamento, con in aggiunta una stufa a pellet ad aria (cioè con immissione di aria calda in ambiente) di potenza utile di 9 kW e due condizionatori del tipo a monosplit aria- aria a pompa di calore in due camere dell’appartamento, ciascuno di potenza utile di 2,5 kW in modalità riscaldamento e 2,1 kW in modalità raffrescamento.

Esaminiamo di seguito i dati di tipo tecnico da inserire nella scheda in funzione di tale tipologia di impianto domestico.

Iniziando dal punto 1.2 della scheda, oltre ai dati dell’ubicazione e alla categoria, dovremo inserire i dati del volume lordo riscaldato e raffrescato: per quanto riguarda il volume riscaldato dovremo riportare i m3 di tutti gli ambienti riscaldati: dovremo cioè conteggiare i volumi di tutti gli ambienti in cui è presente un terminale di riscaldamento, di qualsiasi tipo esso sia. Ipotizzando che siano presenti terminali di erogazione del calore tra radiatori, stufa a pellet e climatizzatori tranne che in cucina, il volume lordo riscaldato sarà dato dai m2 dell’intera superficie dell’appartamento escludendo i m2 della cucina moltiplicati per l’altezza media degli spazi.

Es. appartamento di 70 mcon cucina di 8 me altezza di 2,70: in questo caso il volume da inserire sarà: (70-8) x 2,7 = 167,4 m3

Per ciò che riguarda il volume lordo raffrescato, supponendo che le superfici delle due camere in cui sono installati i condizionatori a pompa di calore sia di 26 m2 alla voce “volume lordo raffrescato” inseriremo 26 x 2,7 = 70,2 m3

Successivamente al punto 1.3 dovremo barrare tutte e tre le voci, avendo sia la produzione di acqua calda sanitaria ( la caldaia), sia climatizzazione invernale (la caldaia e la stufa a pellet), sia la climatizzazione estiva (i due condizionatori).

In corrispondenza di ciascuna voce dovremo inserire la potenza utile: per la prima (ACS) inseriremo 24 kW,  per la seconda (climatizzazione invernale) dovremo sommare i kW di tutti i dispositivi che possono riscaldare contemporaneamente e quindi il dato da inserire sarà: 21 + 9 + 2,5 + 2,5 = 35 kW. Per la terza (climatizzazione estiva) invece inseriremo la somma delle potenze di raffrescamento, dunque 2,1 + 2,1 = 4,2 kW.

Passando al punto 1.4 per questa tipologia di impianto abbiamo due tipi di fluido termovettore: acqua per il generatore a combustione (la caldaia) e aria per quanto riguarda la stufa a pellet e i due condizionatori; di conseguenza barreremo entrambe le caselle, aria e acqua.

Al paragrafo 1.5 (tipologia dei generatori) dovremo barrare sia generatore a combustione (la caldaia), sia macchina frigorifera (funzionamento in raffrescamento dei condizionatori), sia pompa di calore (funzionamento in riscaldamento dei condizionatori), mentre non barreremo alcuna casella nella parte relativa all’eventuale integrazione con panelli solari o altri sistemi.

8891605979 Libretto di impianto per la climatizzazione, ecco un esempio di compilazione

Il libretto di impianto per la climatizzazione

Lucio Caldani – Davide Branca , 2015, Maggioli Editore

L’evoluzione normativa in materia di impianti di climatizzazione ha portato, con l’uscita del D.M. 10 febbraio 2014 (G.U. ?n. 55/2014), alla pubblicazione del nuovo libretto di impianto per la climatizzazione.
La novità di tale documento consiste sostanzialmente…

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Biometano allacciato alle reti di gas naturale: l’AEEG dice sì

Biogas allacciato alle reti di gas naturale: l’AEEG dice sì

Finalmente il biometano, ossia il biogas depurato, potrà essere immesso nella rete di distribuzione del gas naturale. A deciderlo è stata l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico che con la recente delibera n. 46/2015/R/gas ha eliminato i lacci che ancora restavano per l’apertura di questo mercato.

Il documento dell’AEEG contiene infatti  le direttive per le connessioni di impianti a biometano alle reti del gas naturale e delle disposizioni in materia di determinazione delle quantità di biometano ammesse agli incentivi.

Si tratta di un mercato estremamente promettente. L’Italia, infatti, con 1.300 impianti a biogas agricolo è il terzo Paese al mondo produttore di biogas dopo la Cina e la Germania. Stiamo parlando di un volume di investimenti per 4,5 miliardi di euro e un indotto di 12.000 posti di lavoro.

Con questa potenzialità l’Italia può produrre 1,8 miliardi Nmc (Normal metro cubo) di metano ogni anno, la proiezione è di circa 670 milioni di metri cubi di biometano entro il 2020, dice Sofia Mannelli Presidente di Chimica Verde Bionet

Il biometano è l’unico combustibile realmente italiano prodotto da matrice italiana ed è una opportunità importante in quanto, provenendo dal biogas, sfrutta tutti quelle colture di integrazione e tutti quei sottoprodotti o rifiuti, pensiamo ai reflui zootecnici, suinicoli e avicoli che prima erano inutilizzati ed anzi costavano in termini di smaltimento.

È da poco uscito per i tipi Maggioli la nuova seconda edizione di curato da autori tra i massimi esperti del settore (Bocci, Caffarelli, Villarini, D’Amato, Di Carlo)

Ma tornando alla delibera dell’AEEG, dal momento della pubblicazione della delibera scattano i 60 giorni di tempo entro cui il Gestore dei servizi energetici deve pubblicare le procedure operative, mentre entro 45 giorni devono uscire i codici di rete da parte dei gestori della rete.

Delibera 46/2015/R/gas: un focus sui contenuti
La delibera n. 46/2015/R/gas definisce le connessioni agli impianti , l’efficienza delle reti e la sicurezza; la responsabilità di garantire la sicurezza e l’efficienza tecnica nella gestione delle reti del gas è attribuita al gestore di rete, che deve verificare la compatibilità dei profili di immissione del biometano.

Si conferma inoltre che è il produttore il soggetto responsabile per l’installazione e la manutenzione dei sistemi di misura, mentre il soggetto obbligato alla rilevazione, registrazione e archiviazione delle misure è il gestore di rete. L’attività di certificazione e misurazione della quantità di biometano incentivabile ai sensi degli articoli 3, 4 e 5 del decreto 5 dicembre 2013 è attribuita al Gestore dei servizi energetici.

8891601643 1 Biometano allacciato alle reti di gas naturale: lAEEG dice sì

Sistemi a biomasse

Alessandro Caffarelli – Mauro Villarini – Enrico Bocci – Alessio D’Amato – Andrea Di Carlo , 2015, Maggioli Editore

Obiettivo del manuale è descrivere e guidare il professionista nella scelta e nella progettazione di sistemi a biomasse, arrivando a redigere un progetto, completo degli aspetti ingegneristici ed economici, mettendolo a confronto con le reali problematiche di progettazione, in…

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Milleproroghe, ok definitivo: sfratti, libretto di impianto e Sistri

Milleproroghe

Il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge n. 1779 di conversione del decreto-legge n. 192 del 31 dicembre 2014: il cd. Milleproroghe diventa pertanto legge dello Stato. Mentre si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, pare necessario ricordare le norme in esso contenute relative alle proroghe in materia di edilizia, immobili e ambiente.

Dopo le polemiche delle ultime settimane (leggi in proposito l’articolo Sfratti, dall’aula della Camera giunge una mini-proroga: di cosa si tratta?) la proroga degli sfratti per gli inquilini in situazione di “disagio” è tornata in vigore. Il giudice potrà quindi (su richiesta) sospendere l’esecuzione di uno sfratto “fino al centoventesimo giorno dall’entrata in vigore della legge di conversione”, per consentire il “passaggio da casa a casa”. Si tratta di una proroga temporanea al blocco degli sfratti, per consentire di affrontare una situazione di emergenza: contemporaneamente partirà una strategia volta ad affrontare tale delicata questione tutelando in diritto alla abitazione (anche quello dei proprietari di casa).

Per tutti gli impianti termici civili slitta al 31 dicembre 2015 il termine, scaduto lo scorso 25 dicembre, per l’integrazione del libretto centrale degli impianti stessi (come previsto dall’art. 284, comma 2 del d.lgs. 152/2006).

Con riferimento alle tematiche più prettamente ambientali, è presente nel provvedimento appena approvato a Palazzo Madama una norma sul Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti): prosegue il doppio binario per altri dodici mesi, con le sanzioni effettive per i ritardatari partiranno solo dal 2016.

Non bisogna poi dimenticare la fondamentale marcia indietro contenuta sempre nel Milleproroghe relativa al Regime di minimi per le partite IVA. A tal proposito leggi l’articolo Regime dei minimi nel Milleproroghe, dietrofront!

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