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SISTRI: è il caso di allungare il regime transitorio delle sanzioni?

SISTRI

Allungare il regime transitorio di sospensione dell’apparato sanzionatorio per l’inadempienza agli obblighi del SISTRI. È una proroga al 31 dicembre 2015 quella richiesta da Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente e Territorio presso la Camera dei deputati, attraverso una nuova interrogazione sul Sistri alla fine della scorsa settimana. Si tratterebbe in sostanza di mantenere in vita il vecchio sistema di sanzioni tuttora in vigore.

La proposta parte da un assunto chiaro: “Come evidenziato anche da numerosi atti di sindacato ispettivo da me presentati – afferma Realacci – il SISTRI non ha centrato gli obiettivi per i quali è nato. Tanto che il ministro dell’Ambiente ha annunciato che nel 2015 si procederà a una nuova gara per l’attivazione di un nuovo sistema di tracciabilità che sostituirà il SISTRI”.

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Ermete Realacci spiega in maniera scrupolosa le ragioni di tale richiesta: “In attesa che si arrivi al nuovo sistema, piccole e medie imprese rischiano però di incappare nelle multe previste per il mancato rispetto degli obblighi derivanti dal SISTRI. Proprio per rispondere ai ritardi e alla farraginosità del sistema, il decreto Milleproroghe – ricorda Realacci – ha posticipato fino al 31 dicembre, fatta eccezione per alcune categorie, l’applicazione dell’attuale regime cartaceo di tracciabilità dei rifiuti e del relativo regime sanzionatorio. Mentre le multe per la mancata applicazione delle prescrizioni del Sistri scatteranno dal giorno successivo, ovvero con il primo gennaio”.

L’idea è quella di salvaguardare il sistema delle piccole medie imprese: “Sarebbe ragionevole e di buon senso per non danneggiare tale sistema, come chiedono molte organizzazioni di categoria e come chiedo con una interrogazione ai ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico, – queste le parole letterali di Realacci – prorogare la sospensione del regime sanzionatorio per l’inadempienza agli obblighi del SISTRI fino al 31 dicembre 2015, data di scadenza del sistema, o almeno fino al compimento del nuovo bando, allungando al contempo la valenza del sistema sanzionatorio ora in vigore”.

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