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Bonus Mobili 2015, il nuovo vademecum da FederLegnoArredo e Federmobili

Bonus Mobili 2015, il nuovo vademecum da FederLegnoArredo e Federmobili

Il bonus mobili vive un altro anno, fino al 31 dicembre 2015, grazie alla proroga concessa dal Governo per sostenere la domanda interna del settore. Le spese per gli arredi e grandi elettrodomestici potranno essere portate in detrazione sul 730 per il 50% e fino a tetto massimo di 10.000 euro.

Come noto il rimborso è legato a interventi di ristrutturazione edilizia, sebbene non sia necessario che le spese per l’acquisto dei mobili siano uguali o inferiori  a quelle sostenute per i lavori edili.

Le associazioni di categoria, FederLegnoArredo e Federmobili in collaborazione con ANGAISA e Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, hanno aggiornato il Vademecum operativo Bonus Mobili 2013-2015 a fini divulgativi.

Scarica il Vademecum sul Bonus Mobili 2013-2015

Si tratta di un agile opuscolo nel quale sono fornite istruzioni pronte all’uso su beneficiari, condizioni per accedere al bonus, beni agevolabili, modalità di pagamento, ecc.

Il vademecum, insieme a molte altre informazioni e chiarimenti, si può scaricare anche sullo speciale Dossier Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2015 realizzato dalla nostra Redazione e in costante aggiornamento.

I chiarimenti delle Entrate sul Bonus Mobili 2015
Intanto, l’Agenzia delle Entrate ha diffuso delle FAQ aggiornatissime sull’applicazione del bonus arredi. In particolare, come abbiamo evidenziato a inizio settimana, sono tre gli elementi da sapere assolutamente:

1. L’agevolazione spetta per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2015: tale proroga è stata introdotta dall’art. 1, comma 47, della Legge di Stabilità 2015).

2. È possibile usufruire delle agevolazioni per lavori di ristrutturazione e per l’acquisto di mobili, anche prima del rogito, a condizione che sia stato stipulato e registrato il contratto preliminare di compravendita, che l’acquirente sia stato immesso nel possesso dell’immobile e che esegua gli interventi a proprie spese.

3. L’installazione dell’allarme, pur dando diritto alla detrazione del 50% per interventi volti alla prevenzione di atti illeciti, non consente di beneficiare anche del bonus mobili.

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