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Bonus Mobili per coppie under 35: le 4 cose da sapere sulla nuova agevolazione

Bonus Mobili per coppie under 35

È una delle grandi novità del 2015: stiamo parlando del nuovo Bonus Mobili riservato alle giovani coppie. Giunge nell’ordinamento grazie alla Legge di Stabilità 2016: ecco di cosa si tratta in 4 rapidi punti.
1. Detrazione 50% sulle spese sostenute dal 1º gennaio al 31 dicembre 2016, fino a 16mila euro.
2. L’agevolazione è da dividere tra gli aventi diritto, recuperabile in 10 quote annuali di pari importo.
3. Chi sono i beneficiari? Le giovani coppie “costituenti un nucleo familiare” composto da coniugi o da conviventi “more uxorio” che abbiano costituito nucleo da almeno tre anni. Tali coppie devono essere acquirenti di unità immobiliare da adibire ad abitazione principale e almeno uno dei due componenti non deve avere superato i 35 anni.
4. I mobili devono servire ad arredare la casa acquistata.

La lettera della legge lascia tuttavia in sospeso alcuni punti di rilievo a livello applicativo (e sarà anche necessario attendere le indicazioni delle Entrate per la piena operatività dell’agevolazioni). Ma ecco alcuni dubbi applicativi che sono già sorti.
– La legge non dice che la casa deve essere acquistata nel 2016, perché questo requisito è citato solo per i mobili. Quindi dovrebbe rientrare anche chi ha comprato casa nel 2015 e paga gli arredi nel 2016 o, al contrario, chi versa un acconto sugli arredi nel 2016 e va a rogito in seguito.
– Le coppie conviventi da meno di 3 anni in procinto di sposarsi nel corso del 2016 possono accedere al Bonus? Al momento sembrerebbe di no (anche se l’esclusione parrebbe qui irragionevole alla luce dello spirito della legge).
– La nuova norma fa riferimento ai soli mobili, senza citare i grandi elettrodomestici.
– Il requisito dell’età dei beneficiari si presta a molteplici interpretazioni: la norma parla di under 35 “acquirenti” di casa: sembrerebbe pertanto ragionevole verificare l’età alla data del rogito. Oppure: dal momento che la legge richiede coppie “acquirenti”, resta da capire capire se è ammissibile che solo uno dei componenti acquisti il 100% della casa o che, pur comprando insieme l’alloggio, solo uno paghi tutti i mobili. In tale caso la risposta parrebbe essere positiva.
– E poi in che modo può essere documentata la convivenza “more uxorio”? Il requisito della residenza sembra qui decisivo. È necessario inoltre fissare un termine entro cui adibire la casa ad abitazione principale: si potrebbero mutuare dall’agevolazione “prima casa” i 18 mesi per prendervi la residenza.

Al fianco di questa misura permane inoltre per tutto il 2016 il Bonus Mobili classico abbinato ai lavori di ristrutturazione edilizia: confermati gli specifici requisiti per accedervi. Per maggiori informazioni in merito leggi l’articolo Bonus mobili ed elettrodomestici 2015, le Entrate aggiornano la guida. Per un confronto tra i due strumenti paralleli e non cumulabili leggi invece l’articolo 2016, l’anno dei 2 Bonus Mobili: quale utilizzare? Le differenze.

Per rimanere aggiornato su tutte le novità normative in materia e per ulteriori approfondimenti sulle corrette interpretazioni applicative del nuovo Bonus Mobili iscriviti alla newsletter di Ediltecnico. Ogni 2 settimane il nostro aggiornamento in materia di edilizia.

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Manovra 2016: ecco la guida operativa su casa e immobili

Manovra 2016: ecco la guida operativa su casa e immobili

Impianti fissi, recupero e riqualificazione dei manufatti edilizi, bonus arredi, detrazione 65% sull’efficienza energetica, affitti irregolari e terreni agricoli. Sono sei i comparti del settore casa e immobili coinvolti dalle misure approvate il 22 dicembre scorso con la Manovra 2016 (Legge 28 dicembre 2015, n. 208), di cui diamo di seguito un resoconto sintetico.

Nei prossimi giorni, per ognuno di questi temi dedicheremo dei focus specifici per formare una vera e propria guida operativa su casa e immobili dopo la Legge Finanziaria 2016, realizzata dalla Redazione di Ediltecnico.

Impianti fissi

Per gli impianti fissi, i cosiddetti “imbullonati”, si profila uno sconto sull’IMU, purché l’aggiornamento catastale con la procedura DOCFA arrivi all’Agenzia delle Entrate entro il prossimo 15 giugno. In pratica, la Manovra 2016 prevede che la rendita catastale delle strutture di categoria D ed E (in cui rientrano, per esempio, opifici, capannoni industriali, fabbricati per funzioni produttive agricole, ecc.) venga calcolata senza considerare il valore degli imbullonati, scontando così il prelievo sull’Imposta Unica Municipale.

Recupero edilizio

Così come accade da ormai parecchi anni, i bonus sul recupero edilizio e sugli interventi di ristrutturazione sono stati prorogati ancora per un anno: fino al 31 dicembre 2016.

La detrazione sull’IRPEF sarà ancora per quest’anno del 50% e rimarrà invariato anche l’importo complessivo che si potrà portare a sconto nella propria dichiarazione dei redditi: 96.000 euro. A partire dal 1° gennaio 2017, se non interverranno ulteriori proroghe, il bonus scenderà al 36% e l’importo massimo detraibile sarà di 48.000 euro.

La Manovra 2016 prevede anche la detrazione, sempre al 50%, di un quarto del prezzo di acquisto (25%) di alloggi e unità immobiliari situati in edifici completamente ristrutturati con un limite massimo di 48.000 euro.

Più cospicuo, invece, è il bonus 2016 per interventi di miglioramento antisismico degli edifici che è fissato in 65%. Ovviamente le strutture oggetto dei lavori dovranno insistere nelle zone 1 e 2 individuate dall’ordinanza n. 3274/2003, ossia le aree a maggiore rischio sismico.

Ultima, ma non per importanza, la misura che prevede l’estensione della detrazione fiscale 50% anche per il recupero delle case colpite da eventi calamitosi come alluvioni, trombe d’aria e terremoti. In questi casi i lavori detraibili non sono necessariamente quelli della sola manutenzione straordinaria.

Bonus mobili 2016

Il bonus mobili si conferma anche per l’anno in corso collegato a interventi di ristrutturazione edilizia (tetto massimo di spesa 10.000 euro, detrazione 50% recuperabili in 10 rate annuali di pari importo).

Ma la novità più importante è senz’altro l’introduzione del bonus arredi senza lavori edilizi, riservato alle giovani coppie under 35 conviventi o sposate da meno di 3 anni che abbiano acquistato casa. In tale ipotesi, la Legge di Stabilità prevede uno sconto sull’acquisto del mobilio del 50% per un importo massimo di 16.000 euro.

Su questa importante misura restano ancora importanti dubbi che presumibilmente verranno chiariti da una circolare delle Entrate. Per esempio, non si sa se l’acquisto della casa debba essere fatta nel 2016 o se il rogito possa essere stato eseguito anche nel 2015 (e fino a quando?). Inoltre non è chiaro se il bonus è valido anche per chi ha acquistato i mobili nel 2016 e solo successivamente andrà a rogitare la casa.

Per approfondire leggi l’articolo Bonus Mobili per coppie under 35: le 4 cose da sapere sulla nuova agevolazione.

Riqualificazione energetica ed Ecobonus 2016

La detrazione del 65% per gli interventi di riqualificazione e risparmio energetico degli immobili viene mantenuta e prorogata con gli stessi termini del 2015 fino al 31 dicembre di quest’anno. Ma la Legge Finanziaria 2016 mantiene anche le agevolazioni per interventi specifici come le schermature solari, gli impianti di riscaldamento alimentati a biomasse e gli interventi verdi realizzati dagli istituti di edilizia residenziale pubblica “comunque denominati”.

Elemento di grande interesse nel testo della Manovra 2016 è la possibilità per il condominio di cedere l’ecobonus ai fornitori, ricevendo ovviamente uno sconto sui lavori. Questa misura permette anche ai c.d. incapienti di poter usufruire delle agevolazioni fiscali legate alla riqualificazione energetica degli edifici. Le modalità operative per realizzare tale misure dovranno essere chiarite con un provvedimento ad hoc da parte dell’Agenzia delle Entrate, da emanarsi entro il 1° marzo 2016. È facile prevedere che tale “cessione dell’ecobonus”, poiché si riferisce genericamente ai “fornitori” possa essere esteso non solo alle imprese ma anche ai professionisti tecnici.

Affitti irregolari

Novità importanti anche per le locazioni non registrate e per gli affitti in nero. La registrazione del contratto di locazione è obbligatoria a carico del proprietario entro 30 giorni dalla sua stipula, inoltre è obbligatorio darne poi notifica a locatario e amministratore di condominio entro i successivi 60 giorni perché aggiorni l’anagrafe condominiale.

Il mancato rispetto di tale disposizione permette all’inquilino di adire le vie legali e chiedere al giudice di applicare per l’affitto le condizioni dei contratti quadriennali previsti dall’art. 2, comma 1 della legge n. 431 del 1998 o dei contratti a canone concordato. In entrambi i casi è possibile la richiesta di restituzione dei maggiori importi versati.

IMU terreni agricoli

Niente IMU per i terreni agricoli in aree svantaggiate. La novità è che la classificazione dei terreni in collina e montagna esenti dall’imposta tornerà ad essere quella in vigore fino al 2013, ossia in base alle misure contenute nella circolare del Ministero delle finanze 14 giugno 1993, n. 9.

L’esenzione riguarda il proprietario, chiunque esso sia. Ma da quest’anno si allarga la platea di terreni agricoli esentati. In particolare:

– i terreni di proprietà o condotti da imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti, iscritti nella previdenza agricola, indipendentemente da dove i terreni siano ubicati;

– terreni ubicati nei Comuni delle isole minori (allegato A, legge n. 448/1991);

– terreni a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile.

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Edilizia: gli auspici dell’ANCE per il 2016 (sotto la stella cometa)

Edilizia: gli auspici dell'ANCE per il 2016

“Ecco la luce in fondo al tunnel”: una frase che è stata ripetuta tante volte senza troppa convinzione negli ultimi tempi con riferimento al comparto dell’edilizia nel nostro paese. Ma che sia questa la volta buona? L’alba del 2016 è stata accolta dal buon auspicio, simbolica stella cometa che deve guidare, almeno sotto il profilo dell’attitudine al cauto ottimismo, tutti gli operatori del settore. Il 2016 potrebbe infatti essere l’anno di svolta grazie ai provvedimenti contenuti nella Legge di Stabilità come la detassazione della prima casa e gli incentivi all’acquisto di case energeticamente efficienti. Ad affermarlo è la presentazione dell’Osservatorio Congiunturale sull’Industria delle Costruzioni curato dall’ANCE e illustrato dal Presidente Claudio De Albertis.

Lo studio sottolinea come il cambio di segno degli investimenti in costruzioni sarà, soprattutto, determinato dalle misure previste dalla manovra fresca di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale che riguardano il mercato abitativo e il rilancio dei lavori pubblici. La previsione dei costruttori rappresentati dall’ANCE è di un aumento dell’1% in termini reali degli investimenti in costruzioni: un dato idoneo ad interrompere il trend negativo partito nel nefasto 2008. A parere dell’ANCE infatti le misure che favoriranno gli investimenti in edilizia sono legate soprattutto alle strategie fiscali sulla casa come la detassazione totale sull’abitazione principale.

L’inversione di tendenza sarà stimolata dallo sviluppo della crescita del comparto della riqualificazione del patrimonio abitativo: la previsione è che la proroga al 31 dicembre 2016 dei bonus per riqualificazione energetica, antisismica, ristrutturazione e acquisto mobili possa condurre ad un aumento dell’1,5% degli investimenti in recupero abitativo su base annua. Una previsione positiva che potrebbe conferire inerzia positiva a tutto il comparto, riportando il segno più all’ordine del giorno.

Leggi anche l’articolo Riqualificazione urbana, in Gazzetta le norme per il completamento dei programmi.

Secondo l’Osservatorio ANCE, in merito ai lavori pubblici “la Legge di Stabilità per il 2016, interviene sui principali elementi economico-finanziari che hanno ostacolato la realizzazione delle opere pubbliche in Italia. La manovra, infatti, prevede la cancellazione del Patto di stabilità interno e, grazie all’utilizzo della clausola europea per gli investimenti, un’accelerazione della spesa da realizzare nel 2016 per programmi già approvati, nonché un incremento delle nuove risorse stanziate (+4,5% in termini reali rispetto al 2015)”.

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Super DIA: è ufficiale, può essere utilizzata in tutta la Lombardia

Super DIA

Approvata nella Regione Lombardia la delibera che consente il passaggio finale per l’adozione della modulistica unificata nazionale per la Super DIA, ovverosia la Denuncia di Inizio Attività alternativa al permesso di costruire.

Il modello unico è ora valido per tutti i comuni della Lombardia, da Milano agli altri capoluoghi di provincia, fino ai piccoli Comuni. La presentazione della Denuncia di Inizio Attività alternativa al permesso di costruire potrà essere effettuata utilizzando lo stesso modulo al posto degli oltre 1500 esistenti nei diversi Comuni lombardi.

Importante sottolineare che i Comuni lombardi avranno 90 giorni di tempo per adeguare la propria modulistica alla novità procedurale.

L’assessore al Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia, Viviana Beccalossi, afferma: “Si tratta di un grande passo avanti in termini di semplificazione, dato che, fino a oggi, ogni singolo Comune ha utilizzato le proprie regole per recepire l’avvio di lavori edilizi da parte dei privati cittadini e dei tecnici. La stessa pratica, quindi, poteva comportare tempi e costi diversi”.

Nello scorso mese di luglio la Conferenza delle Regioni e delle Province autonoma aveva approvato il modulo unificato che varrà sull’intero territorio nazionale in accordo con il programma di alleggerimento degli oneri burocratici previsti dal Decreto Sblocca Italia. Leggi in proposito l’articolo La nuova Super DIA è realtà: ecco il modello unificato.

Ecco gli interventi edilizi che potranno essere realizzati con l’utilizzo della nuova super DIA in alternativa al permesso di costruire:
1. Gli interventi di ristrutturazione edilizia (art. 10, comma 1, lett. c) del testo unico edilizia).
2. Gli interventi di nuova costruzione o di ristrutturazione urbanistica qualora siano disciplinati da piani attuativi.
3. Gli interventi di nuova costruzione o di ristrutturazione urbanistica qualora siano disciplinati da piani attuativi comunque denominati, ivi compresi gli accordi negoziali aventi valore di piano attuativo.

“L’obiettivo – prosegue l’assessore lombardo – è quello di permettere ai cittadini di raggiungere prima i propri obiettivi, che, spesso, purtroppo, trovano nella burocrazia un ostacolo costoso e fastidioso. Questo provvedimento può migliorare il servizio della Pubblica Amministrazione in un settore molto importante e sentito”.

Scarica il dossier di Ediltecnico in materia di semplificazione edilizia.

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Rigenerazione urbana: a Oslo, interazione qualitativa con le strutture esistenti

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Eureka Kvarteret diventerà l’icona unificatrice del comparto urbano nella zona di Skøyen, nel centro di Oslo: protagonista del progetto di rigenerazione urbana un nuovo skyline e l’amalgama delle eterogeneità dell’impianto urbano esistente e collegamento con il fiordo di Oslo.

A vincere il concorso internazionale è stato lo studio schmidt hammer lassen architects: un masterplan di 87.000 metri quadri. Il progetto comprende un hotel e un centro conferenze, housing, bar e spazi commerciali, uffici e un centro di accoglienza diurno in grado di evocare un forte senso di comunità.

ed shla urban oslo 01 Rigenerazione urbana: a Oslo, interazione qualitativa con le strutture esistenti

Il progetto si basa su un’interazione qualitativa con le strutture esistenti; l’espansione proposta dal progetto avverrà gradualmente attraverso diverse fasi, al fine di creare un terreno fertile per la “vita tra gli edifici”. Il quartiere si aprirà agli abitanti a partire dalla prima fase di realizzazione attraverso un forte impegno locale e la creazione di consapevolezza di questo nuovo panorama urbano tra i cittadini.

La rete viaria è definita dalla strada principale collegata alla città nelle direzioni nord-sud ed est-ovest. Questa rete stradale divide il sito in cinque isolati chiaramente leggibili. All’interno di questi blocchi un grattacielo ed edifici a struttura aperta generano passaggi interni, scorciatoie e passeggiate, creando un ulteriore livello nella gerarchia spaziale dei percorsi. La flessibilità del masterplan lo rende adattabile a future modifiche nelle destinazioni d’uso e nelle funzioni.ed shla urban oslo 05 Rigenerazione urbana: a Oslo, interazione qualitativa con le strutture esistenti

Il sito di Skøyen collega il quartiere con il paesaggio naturale. Il nuovo quartiere unificherà la strada principale di Hoff, Sofienlund fino a Karenslyst e Bestumkilen, attraverso uno scenario urbano aperto, collegando la zona con i principali nodi di trasporto.

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Horizon 2020: come fruire dei finanziamenti per ricerca ed innovazione

Horizon 2020

La ricerca e l’innovazione sono le nuove strategie adottate dall’Unione Europea con lo scopo di rafforzare la sua competitività, creare posti di lavoro e favorire il giusto clima per lo sviluppo di nuove idee e scienze. Spesso è proprio dagli investimenti nella ricerca che nascono le innovazioni e le conquiste tecnologiche capaci di dare vita a nuove industrie e all’espansione dei mercati. La crisi attuale crea un ambiente in cui una folata di novità può condurre ad un orizzonte di opportunità capace di imporsi in tutto il panorama europeo dell’innovazione: in questa direzione Horizon 2020 potrà assicurare la competitività sul piano del know-how della Comunità Europea.

Horizon 2020 è lo strumento di finanziamento alla ricerca scientifica e all’innovazione della Commissione europea che ha un budget stanziato tra i più alti del mondo: quasi 80 miliardi di euro, per 7 anni (dal 2014 al 2020). I fondi stanziati sono a gestione diretta e contribuiscono a finanziare progetti di ricerca o azioni volte all’innovazione scientifica e tecnologica capaci di apportare un significativo impatto sulla vita dei cittadini europei.

Possono puntare ai fondi tutte le persone fisiche o giuridiche indipendentemente dal loro luogo di provenienza. I primi numeri su Horizon 2020 raccontano, in controluce, di un’Italia terza per numero di progetti presentati, ma ventesima per progetti accettati: sintomo tangibile che nel nostro Paese le idee innovative esistono, ma non riescono con tutta probabilità ad individuare il percorso più adatti per esprimersi e venire a galla.

E proprio per conoscere ed orientarsi in maniera efficace all’interno di tutti i meccanismi del Programma Quadro Europeo per la ricerca e l’innovazione Maggioli Editore presenta l’e-book Horizon 2020: un utile strumento per orientarsi tra le principali finalità del programma. Ma cerchiamo di capire insieme come si struttura e compone l’e-book.

La prima parte ha lo scopo di portare a conoscenza il nuovo Programma Quadro Europeo analizzando le principali finalità, le azioni di ricerca e i beneficiari che possono partecipare ai finanziamenti.

La seconda sezione invece delinea le modalità di presentazione di idee innovative, idee d’avanguardia e le procedure di partecipazione ai bandi. Vengono poi descritti i criteri con i quali costituire e ricercare un partenariato atto a garantire la collaborazione scientifica e il requisito di “transnazionalità” all’interno dei progetti.

La terza parte dello strumento tratta infine tutti gli aspetti che si riferiscono alla fase di presentazione della proposta informando il lettore a proposito dei principali passaggi da adottare per partecipare con la propria idea d’innovazione (sottoposto a controllo di ammissibilità prima di essere valutato) e di creare un archivio dati nel quale inserire i propri stati di avanzamento.

L’e-book è redatto dal team di lavoro composto da Melania Braghin, Cristiano Collesi,Giorgia Mancinelli e Domenico Pepe

horizon 2020 9788891600912 Horizon 2020: come fruire dei finanziamenti per ricerca ed innovazione

Horizon 2020

Melania Braghin, Cristiano Collesi,Giorgia Mancinelli, Domenico Pepe , 2015, Maggioli Editore

La ricerca e l’innovazione sono le nuove strategie adottate dall’Unione Europea con lo scopo di rafforzare la sua competitività, creare posti di lavoro e favorire il giusto clima per lo sviluppo di nuove idee e scienze. Spesso è proprio dagli investimenti nella…

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Architetti e Ingegneri: anche per il 2016 contributo minimo Inarcassa in 6 rate

Incentivi start up: 50 milioni a tasso 0 per giovani e donne

Per il 2016 riconfermata la possibilità di versare il contributo minimo Inarcassa in 6 rate bimestrali, anziché in 2 rate semestrali. Le rate saranno di pari importo, senza interessi dilatori. La prima scadenza sarà al 29 febbraio, l’ultima al 31 dicembre 2016.

Hanno accesso all’agevolazione tutti gli iscritti a Inarcassa, inclusi i pensionati: basta farne richiesta entro il 31 gennaio 2016, esclusivamente in via telematica, tramite la funzione disponibile alla voce “agevolazioni” del menu laterale di Inarcassa On line. I MAV per il pagamento delle rate saranno a disposizione su Inarcassa On line circa 30 giorni prima di ciascuna scadenza: si può comunque chiamare il numero verde dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 13 e dalle 14:15 alle 17.

In favore dei professionisti residenti dei comuni di Parma e Piacenza, colpiti dalle alluvioni del 13 e 14 settembre 2015, il Consiglio di Amministrazione di Inarcassa nella riunione del 18 dicembre ha deliberato di “adottare le eventuali future disposizioni normative che verranno emanate in tema di sospensione degli adempimenti dichiarativi e contributivi, a favore degli associati residenti nelle località colpite o degli ulteriori Comuni che dovessero essere eventualmente determinati in seguito”. Deliberato anche di “esaminare le segnalazioni dei danni subiti a causa degli eventi alluvionali ai fini dell’assegnazione di eventuali contributi economici da restituire, senza addebito di interessi, con modalità rateali e con tempistica che verrà successivamente determinata”.

 

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Guida pratica alla progettazione + Prontuario tecnico urbanistico amministrativo

Alberto Fabio Ceccarelli , 2015, Maggioli Editore

 Architetti e Ingegneri: anche per il 2016 contributo minimo Inarcassa in 6 rateVolume 1: “Prontuario tecnico urbanistico amministrativo”

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Ok alla Legge di Stabilità: cosa cambia per i professionisti tecnici

Ok alla Legge di Stabilità

La Legge di Stabilità 2016 è stata definitivamente approvata ieri sera in Senato: diviene pertanto legge, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale che seguirà prontamente. Tante le novità contenute nella Manovra 2016: per i professionisti viene ufficializzato l’accesso ai piani operativi Por e Pon del Fondo sociale europeo (Fse) e del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) – rientranti nella programmazione 2014/2020. I professionisti vengo pertanto equiparati alle Pmi.

Tra le novità emerge poi anche la nuova versione del regime forfetario: viene previsto un più elevato livello di compensi o ricavi per utilizzarlo, mentre l’aliquota per la tassazione separata viene ridotta al 5% per le nuove attività. L’agevolazione è riconosciuta per i primi cinque anni di apertura della partita IVA. Il sistema diviene pertanto molto più conveniente rispetto a quello valido per il 2015.

Per gli artigiani e per chi svolge attività di impresa edile arriva inoltre la possibilità di risparmiare sui contributi, in maniera tale da rendere meno pesante questo onere soprattutto nella fase di avvio dell’attività. Per illustrare questo cambiamento Maggioli Editore ha ideato una comoda guida che contiene una lista completa delle verifiche da fare per valutare la convenienza a passare al nuovo regime quando si ha un’attività già avviata. Si intitola Regime forfetario dei professionisti tecnici dopo la Legge di Stabilità e allinea al suo interno i nuovi regimi agevolati alla luce della Legge di Stabilità appena approvata, con la definizione delle modalità attraverso cui effettuare la scelta. Nell’e-book è presente una sezione dedicata a previdenza e gestione separata, con la definizione e l’illustrazione del peso dei versamenti contributivi per ogni categoria di professionista: architetti, ingegneri, geometri, professionisti senza cassa, artigiani e imprese. Ad ogni categoria è dedicato un paragrafo specifico.

Non mancano inoltre i quesiti risolti che analizzano e chiariscono le problematiche fiscali per i professionisti che effettuano prestazioni (anche in riferimento a lavori di ristrutturazione e risparmio energetico). A completare l’e-book contribuiscono i modelli per l’avvio dell’attività e l’iscrizione alle casse previdenziali e una serie di formule per la corretta compilazione delle fatture.

copertina regime forfetario Ok alla Legge di Stabilità: cosa cambia per i professionisti tecnici

Regime forfetario dei professionisti tecnici dopo la Legge di Stabilità

Lisa de Simone , 2015, Maggioli Editore

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Collegato Ambientale, ok definitivo della Camera alla ‘finanziaria verde’

Collegato Ambientale

Una “piccola finanziaria verde idonea ad aiutare società ed imprese”: le parole sono del presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, il quale ha così commentato il testo del Collegato Ambientale approvato in via definitiva ieri alla Camera contestualmente alla Legge di Stabilità. 269 sì e 32 no: questo il risultato della votazione del testo del Collegato Ambientale. Al suo interno misure per la green economy e il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali.

“Si tratta – spiega il sottosegretario all’Ambiente del Governo Renzi, Silvia Velo – di un pacchetto di misure che incidono in diversi settori dell’economia verde, un disegno organico di norme che vanno nella direzione della semplificazione e della promozione del riutilizzo delle risorse con l’obiettivo di concepire un nuovo modello di sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale attraverso una serie di semplificazioni e di incentivi che premiano i comportamenti virtuosi di consumatori, produttori e istituzioni in campo ambientale”.

Tra le novità contenute all’interno del Collegato fanno capolino diversi rilevanti temi come la valutazione di impatto ambientale, la gestione dei rifiuti, la prevenzione del dissesto idrogeologico, green economy, tutela del suolo. Ma anche:
– l’introduzione del mobility manager scolastico, con il compito di organizzare e coordinare gli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli alunni;
– nel settore degli appalti verdi (“green public procurement”) viene agevolato il ricorso agli appalti verdi per gli operatori in possesso di certificazione ambientale europea;
– la previsione dell’applicazione di criteri ambientali minimi negli appalti pubblici per le forniture e negli affidamenti di servizi;
– 1,8 milioni di euro per le Aree Marine Protette;
– un sostanzioso pacchetto di norme che puntano a favorire il riuso dei materiali, che darà impulso a un comparto industriale in costante crescita;
incentivi per la differenziata, recupero e riuso della materia, una serie di misure a sostegno dell’economia circolare;
– introduzione per 12 mesi, in via sperimentale e su base volontaria del singolo esercente, dell sistema del vuoto a rendere su cauzione per gli imballaggi contenenti birra o acqua minerale serviti al pubblico da alberghi e residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo;
amianto: per i soggetti titolari di reddito d’impresa che effettuano nell’anno 2016 interventi di bonifica dall’amianto su beni e strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato è attribuito, nel limite di spesa complessivo di 5,667 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019, un credito d’imposta nella misura del 50% delle spese sostenute per i predetti interventi nel periodo di imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge. Il credito d’imposta non spetta per gli investimenti di importo unitario inferiore a 20mila euro (per una visione approfondita delle novità in materia scopri il nuovo e-book di Ediltecnico intitolato Amianto: Guida pratica per la gestione dei manufatti).

“Soltanto attraverso una gestione più efficiente delle materie che da rifiuto possono essere trasformate in risorsa – prosegue il sottosegretario Velo – si potrà garantire la sostenibilità del pianeta e la competitività delle nostre imprese. Questo provvedimento in cui per la prima volta in Italia viene introdotto il termine “green economy”, può rappresentare davvero una straordinaria occasione per coniugare sviluppo economico e sostenibilità ambientale”.

Una buona notizia per il Paese“, commenta Ermete Realacci (che abbiamo intervistato proprio su queste pagine lo scorso mese di ottobre): “che decide di intraprendere la strada indicata anche dalla Cop21 di Parigi. Con questa legge si risponde inoltre ad alcune esigenze molto sentite dai cittadini, come l’infortunio in itinere anche per chi va al lavoro con la bicicletta, il credito di imposta sugli interventi di bonifica dell’amianto per le imprese, le misure contro le cosiddette carrette dei mari, il divieto di gettare mozziconi di sigaretta e micro rifiuti e la impignorabilità degli animali domestici”.

Leggi anche l’articolo Legge di Stabilità 2016, 1 miliardo per scuole e periferie.

Un’altra tematica di rilievo in ambito ambientale, contenuta però all’interno della Legge di Stabilità è quella relativa all’amianto (con specifico riferimento agli aspetti giuslavoristici): la maggiorazione contributiva pari al periodo necessario per maturare il requisito dei 35 anni richiesto per accedere al trattamento previdenziale dei lavoratori esposti all’amianto, riconosciuta agli ex lavoratori, occupati in determinate imprese che non abbiano maturato i requisiti anagrafici e contributivi stabiliti dalla normativa vigente e che risultino malati con patologia asbesto correlata, deve applicarsi ai fini del conseguimento del diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico, non soltanto durante il 2015, come previsto attualmente, ma anche nel corso degli anni 2016, 2017 e 2018, e senza che siano corrisposti i ratei arretrati.

copertina amianto Collegato Ambientale, ok definitivo della Camera alla ‘finanziaria verde’

Amianto: Guida pratica per la gestione dei manufatti

M.C. Di Cosimo , 2015, Maggioli Editore

La presenza di amianto o di materiale contenente fibre di amianto sul territorio, a causa del massiccio impiego che ne è stato fatto nel secolo scorso, costituisce una problematica storica di particolare rilievo visto il prezzo che è stato pagato in termini di vite umane…

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Riqualificazione urbana, in Gazzetta le norme per il completamento dei programmi

Spese condominiali e tabelle millesimali

Sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale (decreto 9 settembre 2015 del ministero delle Infrastrutture, pubblicato sulla GU n. 296 del 21 dicembre 2015) le norme per il completamento dei programmi di riqualificazione urbana (a valere sui finanziamenti di cui all’articolo 2, comma 2, della legge n. 179/1992, al decreto 21 dicembre 1994 e alla delibera Cipe 23 aprile 1997).

Per le opere pubbliche e private comprese di riqualificazione urbana negli Accordi di programma originari o nelle loro modifiche approvate in fase di vigenza degli Accordi stessi e già avviate al 21 dicembre 2015, il termine di ultimazione è prorogato alla data indicata nei relativi crono programmi, che devono essere approvati dai Collegi di vigilanza.

All’articolo 2, il provvedimento sul programma riqualificazione urbana dispone che “Le risorse ministeriali residue tuttora disponibili presso le contabilità speciali delle singole amministrazioni comunali, nonché le risorse di cui alla delibera CIPE del 23 aprile 1997 per le quali sia già stato assunto impegno di spesa da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, possono essere utilizzati oltre il termine del 31 dicembre 2014, previo parere favorevole del Collegio di vigilanza, per la realizzazione di opere pubbliche comprese negli Accordi di programma originari o nelle loro modifiche approvate in fase di vigenza degli Accordi stessi e non ancora avviate alla data del 31 dicembre 2014; il relativo bando di gara, o lettera d’invito, devono essere pubblicati entro il termine perentorio di 120 giorni dalla pubblicazione del presente decreto”.

Del provvedimento sul programma riqualificazione urbana il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Direzione generale per lo sviluppo del territorio, la programmazione e i progetti internazionali “cura il monitoraggio dello stato di attuazione degli interventi, e procede ai provvedimenti di revoca ove siano disattesi i termini di cui al precedente art. 2, ferme restando le attribuzioni dei Collegi di vigilanza stabilite negli Accordi di programma”.

La proroga “non comporta a carico del bilancio dello Stato alcun incremento di spesa rispetto all’importo totale dei contributi assegnati e ai singoli importi trasferiti nelle contabilità speciali delle singole amministrazioni comunali”.

Nell’ultima versione della Legge di Stabilità 2016 (quella approvata alla Camera il 19 dicembre) sono stati inseriti nuovi commi che contengono un programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie.  Il Programma è finalizzato alla realizzazione di interventi urgenti per:
– la rigenerazione delle aree urbane degradate,
– l’accrescimento della sicurezza territoriale,
– il potenziamento delle prestazioni urbane anche in termini di mobilità sostenibile,
– lo sviluppo di pratiche di inclusione sociale, come quelle del terzo settore e del Servizio civile,
– l’adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi e didattici,
– le attività culturali e educative promosse da soggetti pubblici e privati.

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