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INAIL, Bando ISI 2015: entità del contributo e soglie da rispettare

INAIL, Bando ISI 2015

Nei precedenti articoli abbiamo esaminato le caratteristiche generali del Bando INAIL, i requisiti che devono essere rispettati dai beneficiari e gli interventi ammessi e non ammessi all’agevolazione.

Ora andiamo ad esaminare in dettaglio l’entità del contributo e le eventuali soglie che devono essere rispettate.

Le aziende, presentando domanda all’INAIL, possono ottenere un contributo in conto capitale pari al 65% dell’investimento e sino ad un massimo di € 130.000,00. Nel calcolo del contributo non deve essere considerata l’IVA in quanto il contributo spetta solo sulle spese al netto di Iva.

Il bando precisa inoltre che il contributo minimo ammissibile è pari ad € 5.000,00, di conseguenza solo progetti con importi superiori a € 7.700,00 (circa) possono essere presentati.  Tale limite non deve essere rispettato nel caso di progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (per imprese fino a 50 dipendenti).

Leggi anche l’articolo INAIL, Bando ISI 2015: i requisiti da rispettare per partecipare.

Vi è inoltre una particolarità da considerare per i progetti che hanno ad oggetto la sostituzione di macchinari. Infatti se il progetto prevede l’acquisto di nuovi macchinari in sostituzione di vecchi obsoleti, il contributo spettante deve essere calcolato considerando anche il prezzo di vendita del macchinario vecchio.

In particolare ci si può trovare di fronte a due situazioni:
prezzo di vendita superiore al 35% dell’investimento complessivo: in questo caso il contributo viene decurtato della somma pari alla differenza tra l’importo della vendita e la quota parte di progetto a carico dell’azienda;
prezzo di vendita pari o inferiore al 35% dell’investimento complessivo: non viene effettuata nessuna decurtazione e l’azienda beneficia comunque del 65% del contributo.

Si ricorda che il bando precisa che la vendita o la permuta di macchinari vecchi è ammessa solo qualora tali macchinari siano conformi alle direttive comunitarie, in caso contrario il bene obsoleto deve essere obbligatoriamente rottamato.

Oltre alle spese riferite direttamente all’investimento, sono ammesse ad agevolazione anche le spese tecniche (es.: spese perizia giurata, certificazioni, direzione lavori, collaudi ecc..). Tali spese tecniche sono ammesse a contributo entro il limite massimo del 10% dell’investimento complessivo. Per quanto riguarda il costo della perizia giurata, l’importo massimo del contributo è pari ad € 1.500,00.

Per maggiori dettagli sull’entità del contributo e sulle soglie da rispettare si rimanda agli allegati 1,2 e 3 del bando.

Per info e consulenze in materia consulta il sito jpmservice.it.

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